Il nostro Business Development Manager Tony D’Angelo ha raccontato l’esperienza con AC Milan e con le altre realtà di Serie A che già hanno abbracciato il progetto in favore di tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi: all’incontro presenti DAO e FSRO di serie A e anche alcuni rappresentanti di serie B

Il settore sportivo, e calcistico in particolare, si configura sempre più come un ambiente orientato all’integrazione. Questo è stato uno dei temi principali dell’evento che si è tenuto ieri, martedì 30 gennaio, in occasione dell’aggiornamento stagionale organizzato dalla Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi della FIGC nell’ambito del Sistema delle Licenze Nazionali. L’Università LUISS Guido Carli di Roma ha offerto lo spazio per avviare un dialogo tra i Disability Access Officer (DAO) e i Football Social Responsability Officer (FSRO) delle società di Serie A, focalizzato sulla promozione dell’inclusività all’interno del mondo sportivo. Si sono susseguiti gli interventi di: Cristina Blasetti (Sustainability Manager FIGC), Edoardo Gargiullo (Responsabile Ufficio Licenze e Sostenibilità Finanziaria FIGC), Omar Daffe (Sostenibilità Lega Serie A) e Giovanni Sacripante (Head of DCPS FIGC); hanno poi preso la parola, nell’ambito dello scambio di best practice, Marco Lomazzi e Giovanni Rosati (rispettivamente DAO e Corporate Communication Specialist di AC Milan) che hanno raccontato dal punto di vista del club AC Milan l’approccio nei confronti dell’inclusione dei tifosi ciechi e come è stata integrata la nostra soluzione Connect Me Too per raggiungere questo obiettivo; e Giuseppe Squarcia (SLO/FSRO/DAO Parma Calcio).

A valle della condivisione dei club, Tony D’Angelo, Business Development Manager di CMT, ha illustrato il sistema di audiodescrizione “Connect Me Too”, richiesto per primo da AC Milan e collaudato durante diverse partite di calcio della Serie A e della Nazionale Italiana, impiegato recentemente anche nel campionato di pallacanestro con Openjobmetis Varese come squadra promotrice.

La soluzione, messa a punto da CMT attraverso strumenti altamente tecnologici, consente la trasmissione digitale ad alta definizione di una radiocronaca ultra accurata da parte di un audiodescrittore, udibile attraverso le cuffie/auricolari di un semplice smartphone da tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi. La piattaforma, che in origine era strutturata su sistemi radio, è stata studiata dal team tecnico di CMT dopo la fruttuosa collaborazione con AC Milan affinché fosse agile e versatile per tutte le occasioni sportive. Il sistema oggi si basa sulle reti 4G e 5G.

“Connect Me Too” ben si inserisce in un panorama calcistico attento alle esigenze di tutti e che vuole incentivare l’apertura alla disabilità, cogliendo nei dispositivi innovativi un mezzo per rendere lo sport una passione condivisa e fruibile da chiunque.

CMT – COMMUNICATION MEETS TRANSLATION

Attraverso un team internazionale, formato dai migliori professionisti nel campo delle traduzioni, trascrizioni e interpretariato, e tecnologie all’avanguardia, CMT rende fruibile il processo comunicativo tra codici diversi. CMT è una realtà con sede a Milano ma che vanta relazioni e personale in tutto il mondo: rappresenta un ponte tra tutte le culture che necessitano di dialogare tra loro. La società è particolarmente attiva nell’ambito del noleggio degli impianti per l’inclusione della disabilità visiva, sia dal punto di vista tecnologico che logistico.

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